Le virtù teramane sono probabilmente una delle prelibatezze abruzzesi più famose, anche grazie alle leggende cui è legata la sua nascita, che si fa risalire ai primi anni dell’Ottocento, e unisce le verdure fresche primaverili ai legumi invernali. Non chiamatelo minestrone!
Gli ingredienti non vanno cotti tutti assieme in un unico pentolone, ma separatamente, in modo che i sapori non si confondano gli uni con gli altri. La giornata delle virtù cade il 1° di maggio. C’è chi racconta che il numero che identifica le virtù è il sette: 7 tipi di verdura, 7 tipi di pasta, 7 tipologie di legumi, preparati da 7 vergini e fatti cuocere per 7 ore.
Ingredienti
(Le dosi si riferiscono a circa 6 persone)
- 800 gr. circa di legumi (fagioli, lenticchie, cicerchie, fave e piselli)
- 800 gr. di verdure miste (cavolfiore, carote, spinaci, zucchine, patate, verza, lattuga, cicoria, finocchi, rape e carciofi)
- 200 gr. di odori (prezzemolo, aglio, salvia, maggiorana, basilico, sedano, aneto, noce moscata, peperoncino rosso, pepe nero, chiodi di garofano, mentuccia e finocchietto selvatici, borragine…)
- 4 etti di carne di maiale
- carne di manzo macinata per fare le polpettine
- un etto di prosciutto crudo tagliato a dadini
- olio extravergine di oliva
- 300 gr. di pasta secca (anche colorata, agli spinaci o all’uovo)
Preparazione
La notte prima, mettere i legumi in ammollo in abbondante acqua fredda, in modo che siano pronti per la mattina successiva. Tagliare le verdure e cuocerle con poco olio extravergine di oliva e un po’ di sale. Nel frattempo fate bollire il prosciutto e la carne di maiale (che dovrà contenere anche le cotiche) e scolateli una volta pronti. Quando le verdure sono pronte, metterle in un pentolone grande e farli cuocere assieme ai legumi, alla carne e agli odori. La pasta deve essere cotta a parte, per poi scolarla ed unirla al resto degli ingredienti. Le virtù, uno dei piatti più tipici del teramano, è pronto per essere portato in tavola con un po’ di formaggio grattugiato. Buon Appetito.