Programmare una giornata di visita in questo famosissimo luogo di culto, che ogni anno accoglie milioni di pellegrini da tutta Europa, permette di vivere un’esperienza di pura spiritualità e di raccoglimento immersi nello splendido scenario naturale del Gran Sasso.
Rigenerare anima e corpo al Santuario di San Gabriele
Situato nella bellissima location di Isola di Gran Sasso, circondato dalla maestosa bellezza delle montagne circostanti, il Santuario è dedicato a San Gabriele dell’Addolorata, Patrono d’Abruzzo.
Ben organizzato sotto ogni punto di vista, ha un’ottima capacità e offerta di ricezione e di ospitalità, che comprende anche la possibilità di organizzare un soggiorno di qualche giorno di meditazione e/o di relax nella sua struttura del Centro di Spiritualità.
Programmare una visita al Santuario di San Gabriele non significa soltanto fare un pellegrinaggio di ispirazione strettamente religiosa. Vuol dire anche percorrere un itinerario turistico che permetterà di passare qualche ora immersi in un’atmosfera peculiare, carica di intensità e di emozione, ideale per vivere momenti di meditazione e di riflessione e per riposare la mente e il corpo.
Il Santuario, infatti, è una meta dedicata a tutti e permette di godere anche di uno splendido e incantevole panorama che mostra la purezza della natura selvaggia e incontaminata che circonda questo luogo.
Dai Francescani ai Passionisti: la storia del Santuario
Il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata è uno dei luoghi di culto più visitati d’Europa e d’Italia. Proprio a causa di quello che nel tempo è diventato un flusso sempre più grande di pellegrini e di visitatori, accanto all’antica chiesa e al convento è sorta la nuova costruzione che ha la capacità di ospitare circa 10 mila persone.
L’origine dell’antico Santuario si perde, invece, davvero molto lontano nel tempo. Tutto ha, infatti, inizio attorno al 1215-1216, con la fondazione da parte di San Francesco d’Assisi di una sede conventuale in questa località e che doveva ospitare i confratelli del suo Ordine.
Si narra che il Santo avesse trovato in questo posto un’edicola dedicata alla Madonna e per questo decise di realizzarvi la costruzione del convento e della chiesa per accogliere i Francescani, Ordine che in seguito, nel 1847, venne sostituito dai Passionisti, di cui, appunto, faceva parte San Gabriele.
La chiesa antica e il convento: l’emozione del passato
L’itinerario da seguire quando si arriva al Santuario inizia sicuramente con la visita all’antica chiesa. La sua struttura nel tempo ha subìto una serie di trasformazioni sia per operazioni di restauro, sia per progetti di ampliamento. La cupola, ad esempio, è stata aggiunta solo nel 1920.
Al suo interno si trova la Cappella dedicata al Santo. E’ un ambiente in cui domina la bellezza raffinata dello stile gotico inglese e la luce cromatica degli affreschi. E’ qui che inizialmente venne collocata l’urna di San Gabriele e in corrispondenza della navata centrale, accanto al transetto, al piano sottostante, c’è proprio il luogo esatto in cui venne sepolto il corpo del Santo.
Il convento è situato a destra della chiesa. Nel suo chiostro c’è il pozzo di San Francesco e al suo interno si può visitare la camera nella quale soggiornò San Gabriele prima di morire. Un altro ambiente che fa parte dell’itinerario è quello del Coro: un luogo molto importante, poiché è quello nel quale il Santo si ritirava in preghiera.
La zona dedicata al Museo permette di ammirare una serie di reliquie e alcuni oggetti appartenuti al Santo e ai suoi famigliari e che, dunque, ne costruiscono e ne raccontano visivamente l’esperienza umana. Ci sono, inoltre, le tantissime testimonianze degli ex-voto donati dai devoti.
Il santuario moderno: la bellezza e il trionfo della spiritualità
La sua costruzione ha avuto inizio a partire dal 1970. A forma di croce greca, in cemento e ferro, si è voluto realizzare un ambiente non solo accogliente per la preghiera, ma che fosse in grado di comunicare semplicità e serenità.
Nonostante lo stile, inevitabilmente, differisca del tutto da quello dell’antica chiesa, anche all’interno del Santuario moderno si respira aria di pura spiritualità e si percepisce quella sensazione di raccoglimento tipica di questo luogo e che ne disegna l’atmosfera mistica.
Il grande spazio del Santuario moderno, caratterizzato da 90 metri di lunghezza e 30 metri di larghezza, permette di ospitare, in modo comodo, il numero consistente dei visitatori che ogni anno arrivano da ogni parte d’Europa. La sua forma è stata studiata per ricordare quella di una grande nave allo scopo di rappresentare la Chiesa nel suo intento di guida.
Al suo interno si può ammirare la bellezza dei mosaici e delle vetrate. Tra queste ultime va sicuramente sottolineato lo spettacolo della grande vetrata ad arco rovesciato nella quale è protagonista la figura del Cristo nella sua visione di Luce e che viene completata dall’armoniosa suggestione dei grandi mosaici laterali. Notevole è, inoltre, il Presbiterio Basilicale con un altare in marmo bianco che si propone allo sguardo in tutta la sua spirituale e minimale luminosità.
Nel Santuario moderno si trova ora la Cripta del Santo e la statua, realizzata in metallo argentato, che protegge e conserva i resti mortali del suo corpo. La Cripta è quella che viene considerata, naturalmente, la meta principale della visita al Santuario da parte di devoti e di turisti.
Il Centro di Spiritualità
Il Centro di Spiritualità è a disposizione di chi fosse interessato a trascorrere un periodo di vacanza rigenerante dal punto di vista spirituale, ma non solo. Creato per permettere a tutti di poter vivere qualche giorno di ritiro, di raccoglimento, di meditazione o anche solo di meritato relax, offre un ambiente caratterizzato dal silenzio e dalla bellezza della natura.
Ben organizzato, fornito di giardino, parco e campo sportivo, è gestito dai Padri Passionisti. È aperto in ogni periodo dell’anno e mette a disposizione camere di vario genere e di varia grandezza che possono ospitare anche gruppi organizzati. Al suo interno è possibile usufruire di ogni tipo di comodità, compreso il Wifi.
Come arrivare al Santuario di San Gabriele
Per chi viaggia in treno la fermata a cui scendere è quella di Giulianova, quindi bisogna proseguire per Teramo e da qui prendere il pullman o un altro treno che portano al Santuario. E’ possibile arrivare direttamente in pullman grazie ad una serie di corse che partono da Roma e da Teramo. Viaggiando in automobile, si deve percorrere la A24, uscire al casello di San Gabriele e, dopo aver percorso circa 3 km, si arriva al Santuario.