Come ogni anno, da ben 45 anni a questa parte, nei primi giorni di Luglio e quest’anno precisamente dal 5 all’11, Teramo sarà lo scenario di una bellissima manifestazione che coinvolge generazioni di sportivi e di professionisti della pallamano. L’Interamnia World Cup fa emozionare i suoi spettatori per la bellezza delle perfomance, la cooperazione fra squadre di differenti nazioni e il rispetto sportivo e umano che da esso ne deriva. In particolare, per l’inverno trascorso fra un’eccezionale nevicata e tristi eventi naturali, la macchina dell’organizzazione non si è fermata prima di riconfermare l’evento, a carattere internazionale, soprattutto per promuovere il territorio e creare un’eco di risonanza per il turismo. Si riparte dai giovani, fonte di vitalità e di nuovi inizi e anche di alcune novità rispetto al programma amato dai teramani e non solo, come quella dell’inserimento della manifestazione nel progetto Erasmus+Sport, a cura del Consorzio Punto Europa e finalizzato a promuovere e sponsorizzare quelle iniziative sportive no profit che si occupano di dialogo e integrazione fra popoli, di un certo tipo di turismo sostenibile che permette un flusso dinamico di giovani, di una proposta culturale internazionale attraverso progetti mirati e di una valorizzazione di quella che è la nostra tradizione anche nei prodotti, esattamente come propongono gli organizzatori dell’Interamnia World Cup, incoraggiati anche da Giovanni Malagò, presidente del Coni.
Un’altra piacevole sorpresa, oltre alla sempre ammirevole numerosa partecipazione alla competizione, è la presenza di una squadra di pallamano al femminile, provenienza Afghanistan: un bell’esempio di come si possa vincere sulle difficoltà della guerra, soprattutto di quella terroristica, credendo in una rinascita personale e culturale. Inoltre, dopo un decennio d’assenza, proprio grazie al lavoro continuo di scambio e interazione, l’Interamnia World Cup vedrà la partecipazione di una squadra della Mongolia. L’università di Teramo, infatti, è determinata a creare ponti di condivisione e di studio fra gli studenti teramani e le università internazionali, proprio per sviluppare una rete di conoscenza e cultura che vada al di là del proprio territorio.
Immancabile, inoltre, un giro per i mercatini di prodotti artigianali predisposti per accogliere e incuriosire i turisti: fra bontà e bellezza, non possono mancare specialità tipiche e manufatti tradizionali.