Si terrà il 6 Aprile presso il Circolo Aternino, in Piazza Garibaldi, a Pescara, l’inaugurazione della mostra fotografica ‘I Fiori del Male. Donne in manicomio nel regime fascista’, che sarà possibile visitare fino al 23 Aprile.
L’iniziativa, patrocinata dall’Angsa, Associazione Genitori Soggetti Autistici, è promossa dall’Orchestra Femminile del Mediterraneo, che conta, al suo interno, musiciste provenienti da varie parti del mondo: l’orchestra, diretta da Antonella De Angelis, ha come fine ultimo la produzione di musica per la pace, la cultura e l’educazione.
La mostra fotografica si propone come documento di un periodo storico particolarmente delicato per alcune donne, in generale tutte, ma in particolare per coloro che soffrivano di patologie mentali, derivanti o meno dalla situazione politica e sociale, e anche per quelle donne che non riuscivano ad allinearsi a un certo tipo di volere, alle imposizioni culturali, alle tradizioni che le volevano diverse e migliori.
Affiancate da bollettini medici e documenti dell’epoca, emergono le immagini di personalità femminili fragili, compresse, critiche, desiderose di spiccare il volo verso nuove realtà e consapevolezze, con l’intimo desiderio di essere solo libere, come raccontano le tante lettere scritte ma censurate e mai inviate a casa e ritrovate successivamente accanto alle cartella cliniche nel manicomio di Sant’Antonio Abate di Teramo.
‘I fiori del male. Donne in manicomio nel regime fascista’ è una mostra a cura di Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante, organizzata dall’Orchestra Femminile del Mediterraneo, insieme all’assessorato alla Cultura del Comune di Pescara e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le attività culturali della Regione Abruzzo. Partecipano anche la Fondazione Università degli Studi di Teramo, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Teramo, l’Archivio di Stato di Teramo e l’Irsifar.
Non è previsto un biglietto d’ingresso, ma si può contribuire con un’offerta libera a favore dell’Angsa, Associazione Genitori Soggetti Autistici.